
Gianni Segreto
I pensieri e le emozioni sono fattori che influiscono sulla materia di cui è fatta la realtà.
Nel tentativo di muovermi sul confine tra concreto e astratto, nel cercare di osservare ciò
che è visibile per immaginare ciò che non è visibile, le soglie, i confini e i margini assumono un forte significato, sia nella biografia, sia nella personale ricerca artistica che perseguo ed esprimo principalmente attraverso la scultura, ma non solo.
"Vivo l’attività artistica come una preziosa via che permette di avvicinarmi al sapere in
modo immaginativo. Per mezzo di essa posso smontare, del tutto o in parte, la realtà e
ricostruirla per come la vedo e la sento. G. Segreto"

Biografia
Crescere dove l’urbano e il selvatico si sfiorano mi ha immerso fin da subito nel mistero del margine. Le mie sculture nascono da queste zone di passaggio, fertili e ambigue, dove il confine non rappresenta piuÌ€ un limite fisico tra due zone geografiche, ma soglia metaforica verso mondi trascendentali.
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Della mia infanzia, ricordo i lunghi pomeriggi trascorsi a costruire capanne, a giocare nei fienili o nella falegnameria di mio padre, dove cercavo di dare forma a oggetti strampalati, spinto da una curiositaÌ€ istintiva per la materia. Intorno a me, il profumo del fieno appena tagliato si mescolava ai suoni del caseificio e allo scrosciare costante della vita rurale: la nascita dei vitelli, la lingua ruvida dei bovini, l’aria densa di natura. Ancora oggi, quei frammenti sensoriali riaffiorano con forza, riaccendendo una memoria viva e profonda.
Quel quotidiano contatto con i materiali della natura e l’atmosfera della falegnameria paterna ha lasciato un’impronta indelebile, esercitando su di me un richiamo irresistibile verso il mondo della materia e delle sue infinite possibilitaÌ€ espressive.
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L’incontro con l’antroposofia di Rudolf Steiner ha poi trasformato radicalmente il mio sguardo: la materia ha cessato di essere solo sostanza da modellare ed eÌ€ divenuta veicolo spirituale, forma vivente capace di riflettere forze interiori e archetipi universali. Questo processo si è arricchito con l’arte-terapia, che mi ha rivelato il potere curativo dell’arte: non solo linguaggio espressivo, ma spazio di rigenerazione, trasformazione di sé incontro autentico con l’essere umano nella sua interezza.
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Da oltre 18 anni svolgo la mia attività artistica, come insegnante, formatore ed arteterapeuta. Negli ultimi anni, ho presentato la mia ricerca personale in mostre ed eventi internazionali, tra cui Dubai, Pechino, Firenze e Parigi ottenendo pubblicazioni nel catalogo “Art Intercontinental Tour”, sulla rivista “Effetto Arte” e nell'annuario di arte contemporanea “Artisti ‘25”.

